Angelica dall’età di 16 anni soffre di vestibolite diagnosticata e trattata senza esito da specialisti che si interessano a questa patologia.
Angelica si rivolge a me per una psicoterapia che strutturiamo con cadenza bisettimanale e con sedute intensive prolungate.
No armaci. La guarigione avvenuta è completa.
Riporto una affermazione della paziente provata dopo moltissimi anni di terapie medico-farmacologiche compreso il biofeedback: <<dott lei è una tosta!>>
Cosa è la vestibolite?
È una infiammazione dei tessuti che circondano l’ingresso della vagina.
È caratterizzata da dolore trafittivo intenso e spontaneo durante il giorno e la notte ed è ribelle alle terapie.
La cura di questa patologia si avvale prevalentemente delle conoscenze e delle cure di un medico-sessuologopsicoterapeuta esperto che prenda in cura il percorso intero di vita della paziente conducendola per mano a guarigione completa e duratura. Così come avvenuto con Angelica e Chiara
Una volta che la paziente verifica la guarigione e l’origine psicosomatica di questa patologia invalidante il risultato potrà essere mantenuto per sempre.
COSA È e COME SI CURA LA VESTIBOLITE
lo racconto secondo un rilevante studio medico che tutti possono reperire sul web. Eccone riportato integralmente un testo con le conclusioni finali:
<<Come si cura?
Come abbiamo visto, il bruciore e il dolore hanno una solida base medica: la vestibolite vulvare quindi può essere curata (2,5,8,9).
Le terapie includono:
- la riduzione dell’iperattività del mastocita, attraverso:
- farmaci che riducano la degranulazione del mastocita, come la amitriptilina;
- sostanze da applicare sul vestibolo vaginale, con un leggero massaggio, due-tre volte al giorno. Fra queste è prezioso un gel a base di aliamidi (9), appositamente studiato per ridurre l’iperattivazione del mastocita, e quindi l’infiammazione e l’iperstimolazione delle terminazioni nervose del dolore;
- la riduzione dei fattori “agonisti” che, causando infiammazione tissutale, mantengono l’iperattività del mastocita (6). Tale riduzione può avvenire attraverso:
- la prevenzione delle recidive di Candida o di altre infezioni;
- astensione dalla penetrazione finché non sia guarita l’infiammazione vestibolare, per evitare i microtraumi della mucosa;
- il cambiamento degli stili di vista inappropriati, come l’uso di saponi aggressivi, gli indumenti troppo stretti o aderenti, e i cibi contenenti zuccheri semplici e lieviti;
- il rilassamento dei muscoli perivaginali tesi:
- con automassaggio e stretching;
- con biofeedback di rilassamento;
- con fisioterapia (7);
- la modulazione del dolore:
- farmacologica, con analgesici specifici come la amiptriptilina o il gabapentin;
- con elettroanalgesia locale;
- con blocco antalgico del ganglio impari.
Chi scrive questo articolo aggiunge: Personalmente non consiglio la vestibolectomia*, perché ritengo che il trattamento debba essere conservativo, ossia rispettoso dell’integrità dei tessuti genitali>>.>>.
(* asportazione chirurgica del vestibolo)