Gino soffre di eiaculazione precoce e psoriasi ai genitali, alle tempie e alle braccia.
Ha consultato un urologo, un andrologo e altri professionisti e poi contatta anche me poco convinto. Gino appare più rassegnato che speranzoso. L’interpretazione che dò al suo problema e l’ esposizione del programma da seguire suscitano in Gino emozioni ed espressioni dalle quali si comprende che non si fida assolutamente di quanto sta ascoltando da me.
A terapia avanzata e a risultati raggiunti Gino mi confesserà che uscendo dal mio studio si era convinto che fossi matta. Il lavoro intrapreso insieme, una volta concordato le regole cardini della psicoterapia, hanno riguardato principalmente la diffidenza e l’incapacità di Gino ad aderire a qualcosa di cui lui non fosse esageratamente convinto e a conoscenza e questo spiegava la mancanza di voglia e volontà a sperimentare un nuovo approccio al suo problema.
Per cui:
- da una parte c’ero io, la terapeuta che pur sapendo cosa stavo facendo, e sdrammatizzando un po’ la situazione, ci credevo
- dall’altra c’era una persona poco convinta che riteneva di avere un problema impossibile da risolvere.
La difficoltà più grande da superare è stata quella di mettere Gino in condizioni di non fossilizzarsi sui sintomi ma di cercare una interpretazione che avesse senso nella storia che li aveva creati e dunque spiegasse a monte la loro insorgenza.
A Gino appariva tanto più strano quanto più era abituato ad affrontare la vita e le difficoltà dalla solita prospettiva cui era normalmente abituato. È come quando in auto in una città straniera e sconosciuta dove non parliamo neppure la lingua, troviamo la strada che tanto abbiamo cercato ma ahimè scopriamo che era dalla parte opposta del punto in cui ci eravamo incaponiti a cercarla.
Gino infatti si sentiva così e quasi reagiva irritato sentendosi dire che avremmo dovuto guardare il problema da un’altra prospettiva. In fin dei conti Gino soffriva di eiaculazione precoce e di psoriasi genitale fin dall’inizio dei primi rapporti sessuali, quale prospettiva diversa poteva fargli apparire questa condizione curabile e accettabile dal momento che, lui per prima ed altri specialisti poi avevano provato a curare con scarsissimi risultati?
Gino non era disposto a prendere in considerazione la valutazione-conoscenza disfunzionale di se stesso che avrebbe potuto fornirgli una valida spiegazione della genesi dei suoi disturbi che lui considerava cronici e incurabili.
Solo dal momento che Gino ha cominciato a comprendere il meccanismo della nostra relazione di aiuto e di cura ha cominciato a rilassarsi ed a collaborare e nel giro di qualche mese non solo la sua erezione ė diventata uno strumento gestibile a piacimento ma anche la psoriasi che aveva cominciato ad attenuarsi, sono ormai passati sette anni, non è mai più ritornata.