Aldo 19 anni e un passato molto traumatico
Aldo ha 19 anni e un passato molto traumatico. Arriva in seduta da me ai primi di marzo, si sente molto solo e insicuro. Della sua storia familiare, dice della madre «é una adolescente mai cresciuta!» É sempre passata da un amore all’altro! Ogni volta che si lega ad un uomo questo é sempre di un’altra città e lei si sposta in quella città trascinandoci come oggetti, é sempre stato così da quando ho memoria.
Ho assistito a questi trasferimenti preoccupandomi per lei da quando avevo 4 anni, quando litigava e si separava e poi si andava via. In passato, tra le tante difficoltà ho vissuto l’esperienza del fumo e dell’alcol, chiuso in casa senza voglia di uscire e con l’idea fissa di fare un volo dalla finestra. Poi ho subito un incidente che mi ha impedito di camminare per due anni ma quando ho ripreso a camminare ho maturato delle decisioni: lasciare la città di mia madre e tornare a Genova e reinventarmi possibilmente una vita. Ho lasciato mia madre e sono tornato a Genova da un anno abitando subito per un certo periodo da mio padre. Mio padre si é risposato da poco ma per molte ragioni non vado d’accordo con la sua attuale moglie.
Sto facendo il servizio civile in un ente, ma i ricordi, le incertezze, il sentirmi inadeguato mi perseguitano senza tregua. Quando sono con gli altri non dico una parola, una vocina dentro mi dice di tacere che non ho nulla di interessante da dire, che tanto gli altri non sono interessati a me, preferisco starmene solo anche se vorrei cambiare le cose ma non so da dove cominciare.
Dopo qualche seduta di conoscenza del modo di Aldo, del suo modo di interpretare e affrontare la vita, e dopo la costruzione di una alleanza terapeutica, esploro le risorse di Aldo e iniziamo il percorso con l’EMDR. Dopo 8 sedute Aldo afferma (testo integrale del 17/5/2014):
non mi turba più il mio passato, è passato e non mi riguarda più. se penso ai litigi dei miei genitori, ai vari spostamenti e ad altre situazioni passate, vedo solo una vita movimentata , con qualche ferita ma incapace di rendermi triste nel presente. ho voglia di costruirmi un futuro come dico io. ora come ora bisogna pensare a lavorare
Aldo sta bene ed é soddisfatto dei risultati ottenuti. Il 3 Giugno mi scrive ancora una mail «dottoressa buongiorno, sono vivo; ultimamente le cose stanno andando molto bene, il mio umore è decisamente cambiato. se io sto così lo devo solo a lei, grazie ancora e buona giornata»
In questo caso la psicoterapia si è valsa di tutti gli strumenti delle scienze cognitive utili ad aiutare Aldo a ritrovare se stesso e quelle risorse che le sue vicende di vita fino a quel momento non gli permettevano di conoscere e utilizzare. La fiducia con la quale Aldo é stato nella relazione terapeutica gli ha consentito il miglior risultato nel minor tempo possibile.