Caso clinico: Marinella, 22 anni, altezza 150 cm, peso 130 kg.
Ho conosciuto Marinella nel 1981, a seguito di una richiesta da parte della madre di un mio intervento urgente.
Erano passate le 22 di un giorno di ottobre del 1981 quando ero entrata nella grande casa di Marinella: una casa molto grande con tante stanze e tanti, molti armadi. In quasi tutte le stanze armadi!
Per terra, sulle sedie, ovunque vestiti sparati come proiettili contro ogni cosa.
La madre mi disse che si trattava di una delle tante crisi della figlia, palesemente obesa, che si era sottoposta a ricoveri e a tutti gli accertamenti del caso, alle diete più severe, perdendo peso e comprando nuovi vestiti, ma nessuna dieta le aveva mai permesso una stabilità del peso corporeo.
Infatti quando tornava a un regime di alimentazione normale (?) riprendeva peso e diventava più obesa di prima.
Marinella se ne stava in un angolo, piangendo durante tutto il tempo che la madre raccontava la sua storia. Sentivo che la mia presenza durante il resoconto della madre non la urtava e che non mi mandava segnali di rifiuto, perciò mi avvicinai restandole accanto senza parlare, aspettando un segnale dentro di me o da parte sua che mi dicesse che era in grado di parlare e di ascoltarmi!
La mia presenza pur se di solo ascolto era di per sé un intervento, lo capivo dal tipo di pianto di Marinella che si andava modificando e da disperato diventava triste e poi un mezzo per comunicare con me.
Dopo un certo tempo ricevetti il segnale:Marinella alzò la testa e mi guardò fissandomi con gli occhi quasi imploranti: ed io la salutai: “Ciao Marinella, come va adesso?” scosse la testa come per significare così così ed io aggiunsi: “te la senti di parlare? Io sono una psicoterapeuta e forse se avrai voglia di vedermi ancora per parlare e ascoltarmi potresti dimagrire e magari non ingrassarti più! “
Così è stato: avevo dato il primo appuntamento a Marinella che pesava 130 kg e dopo qualche anno e tuttora pesa 54 kg.
La psicoterapia di Marinella ha coinvolto tutto il suo mondo a 360 gradi, il suo dialogo interno era intriso di dolore: dalla morte del padre quando aveva 8 anni, al nuovo matrimonio della madre, al successivo abbandono da parte del patrigno (a cui lei era ormai affezionata come a un padre) per un’altra donna…la tristezza delle due donne madre e figlia insieme.
E poi….. la sicurezza e l’autonomia crescente di Marinella ma anche gli ostacoli posti in essere dalla madre per il timore di perderla.. e il ritorno del patrigno.. il matrimonio di Marinella e la sua conquista di una posizione economica interessante tanto che varrebbe la pena scrivere un libro. Ricordo sempre Marinella quando tratto le obesità, è un pò parte di me, ogni paziente è un pò parte del terapeuta e viceversa .
Ripensandoci provo ancora affetto: Marinella è serena da molti anni ormai: quello che ha imparato attraverso la nostra relazione psicoterapeutica è stata una conoscenza di sé stessa, delle sue risorse ma anche dei suoi limiti: una ricchezza che la sta accompagnando ancora adesso