Roberto* ha 27 anni è laureato in scienze motorie. È Personal-trainer in un centro fitness.
Mi telefona ai primi di ottobre 2018, molto preoccupato perché sente che non potrà affrontare da solo un terzo abbandono, che vede imminente, da parte della persona di cui è innamorato.
Dice: «innamorato come mai finora mi era capitato nella vita!».
Roberto è un bel ragazzo, fisico atletico, aria e modi bon ton che non si smentiranno. Ha avuto due relazioni intervallate da qualche anno l’una dall’altra e di entrambe le volte dice:«sono stato lasciato per lo stesso problema che ho ora con Eveline… e sono sicuro che anche lei mi lascerà … ne sono sicurissimo!»
Roberto lamenta “impotenza” sin dalla sua prima esperienza sessuale con una ragazza che non ha capito cosa gli stesse succedendo. Capisco che quel primo fallimento, dovuto ad ansia da prestazione della prima volta, gli ha causato una sindrome da stress post traumatico ( PTSD) che ora non gli consente di uscire da lì, da quel problema che lamenta ancora oggi e che si ripropone ad ogni esperienza impedendogli di essere un nuovo se stesso rispetto a quella prima volta.
Roberto dice ancora di se stesso: «Ho sempre ricevuto il benservito da tutte le ragazze di cui mi sono innamorato che hanno reagito sempre con freddezza e distacco al mio problema. Con Eveline è diverso, lei è dolce, comprensiva, pensi che mi ha detto “no no amore…non fare così!!!”, A maggior ragione non posso andare avanti così …Lei mi piace in tutto.. ma quando siamo lì ho solo agitazione sudore, tachicardia e mi sento un bambino!» Già alla terza seduta Roberto ha risolto il suo problema ed ha affrontato altri aspetti della sua vita affettiva anche familiare. In due mesi, all’ultima seduta dice: «la vita con Eveline va benissimo e ora so che non sono solo io a dover temere un abbandono. Anch’io posso non trovarmi bene e lasciare!».